Combattere e prevenire la povertà educativa dei minori. Questo l’obiettivo che si prefigge il progetto Ribes (Risorse integrate per i bisogni educativi speciali), che da oggi parte anche nell’arcidiocesi di Pescara-Penne. Soggetto responsabile sul territorio sarà la Caritas diocesana. Il progetto ha preso il via ufficialmente questa mattina con un incontro alla Facoltà teologica S. Bonaventura di Roma, dove si è tenuto un incontro con i partner nazionali. “Centrale è la relazione tra scuola, famiglia e territorio – spiega Monica D’Allevo, responsabile di Ribes – attraverso cui vogliamo sostenere l’implementazione di attività complementari ai percorsi scolastici dei bambini, promuovendo forme di affiancamento familiare e l’ampliamento dell’accesso a proposte culturali, sportive e musicali in collaborazione con realtà locali”. L’incontro proseguirà fino a mercoledì e prevede percorsi di formazione per 50 collaboratori della rete di partner. Il progetto Ribes vedrà impegnati i soggetti aderenti per i prossimi tre anni per una preventiva presa in carico comunitaria delle situazioni di fragilità nei territori di riferimento. “Abbiamo scelto con convinzione di essere il soggetto responsabile del progetto Ribes – commenta don Marco Pagniello, direttore della fondazione Caritas Pescara-Penne onlus – perché crediamo fortemente nel valore della sperimentazione nella scuola e della collaudata esperienza dell’affiancamento familiare. È nella mission della nostra Fondazione l’impegno a generare e far crescere una cultura della prevenzione e dell’inclusione che sono il cuore di questo progetto basato su un’importante rete di collaborazioni nazionali”.