Infrastrutture

Tav: Torino, dopo le dichiarazioni di Conte imprese e lavoro pronti alla mobilitazione

Sulla Tav Torino-Lione è pronto alla mobilitazione l’intero sistema delle imprese e del lavoro di Torino e del Piemonte. Ancora di più dopo le ultime dichiarazioni del premier Giuseppe Conte che di fatto ha chiesto più tempo per decidere.
La decisione di “tenersi pronti” è stata presa oggi pomeriggio alla fine di una lunga riunione. “Nel caso i bandi non fossero sbloccati il sistema della produzione e del lavoro si considererà in stato di mobilitazione”, viene quindi spiegato in una nota nella quale si aggiunge che la mobilitazione coinvolgerà “tutte le componenti del sistema rappresentato sulla base delle possibilità proprie di ogni associazione e categoria produttiva”. Limite di tempo, quindi, lunedì, quando Telt (la società binazionale che sta costruendo il tunnel di base) dovrebbe dire se i bandi che valgono 2,5 miliardi saranno sbloccati oppure no.
Le stesse associazioni hanno confermato quindi di aver chiesto ufficialmente a Telt lo sblocco dei bandi oltre che “il rispetto dell’attuale progetto con l’obiettivo soprattutto di non cedere a formule riduttive del nuovo collegamento ferroviario lesive di Torino e del Piemonte”. Confermato anche l’incontro con i parlamentari eletti in Piemonte per sabato 9 marzo ai quali verrà chiesto “di adoperarsi, senza infingimenti e atteggiamenti da vecchia politica, per la pubblicazione bandi in modo irrevocabile ed irreversibile, per la conferma della centralità dell’Osservatorio posto comunque a Torino e per la realizzazione del progetto già approvato” senza modifiche.