Un momento sportivo denso di profonda umanità quello vissuto questa mattina al Coni in occasione della conferenza stampa di presentazione della delegazione italiana in partenza per i Giochi mondiali Special Olympics di Abu Dhabi: 157 azzurri, di cui 115 atleti con e senza disabilità intellettive hanno riempito il Salone d’onore ascoltando il saluto del presidente Giovanni Malagò: “E’ impressionante vedere come siete cresciuti, agli albori questo progetto sembrava una scommessa e invece questa grande famiglia ha avuto lungimiranza” e “noi siamo fieri, orgogliosi da sempre di avervi con noi nella grande famiglia del Coni e del Comitato paralimpico”. “Oggi vestite la maglia azzurra nella casa dello sport italiano e onorerete il nostro Paese”, ha aggiunto Luca Pancalli, presidente del Comitato italiano paralimpico. “Quello che farete durante i Mondiali e gli altri 365 giorni dell’anno, non è soltanto vincere, ma partecipare al cambiamento di questo paese, dobbiamo imparare ad esercitare i diritti di cittadino e voi rappresentate la rivoluzione culturale”. Dalla sua nascita più di 50 anni fa a Chicago, ha osservato da parte sua Angelo Moratti, presidente Special Olympics Italia, oggi l’associazione “conta più di 5 milioni di atleti in più di 170 paesi. Siamo il più grande movimento sportivo del mondo”. Toccanti le testimonianze della ginnasta Veronica Paccagnella, 17 anni, con sindrome di Down, e di Sara Capone, atleta partner senza disabilità intellettiva, che gareggerà nel basket secondo il principio dello sport unificato. A recitare il giuramento dell’atleta Special Olympics Gabriele Di Bello, atleta del nuoto: “Che io possa vincere, ma se non riuscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze”. Intervenuta in qualità di testimonial sportiva Valentina Vezzali.