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Giornata della donna: Parlamento Ue, indicazioni sulla partecipazione politica in vista delle elezioni di maggio

(Bruxelles) Affinché aumenti il livello di rappresentanza delle donne nel prossimo Parlamento europeo è la stessa istituzione a fornire indicazioni concrete nello studio “Le donne nel processo decisionale politico in vista delle prossime elezioni Ue”. Alcune azioni si possono intraprendere nell’immediato: i partiti possono, ovviamente “comporre liste di candidati che migliorino l’equilibrio di genere tra i rappresentanti eletti”, mentre gli eurogruppi devono “esercitare pressioni sui partiti nazionali” perché ciò avvenga. I gruppi di difesa delle donne dovrebbero fare pressioni anche sulla base di “sondaggi nazionali” sulla questione dell’equilibrio di genere nella politica europea, fare campagne di informazione e sensibilizzazione, anche insieme ad associazioni di altri Paesi. Nel medio periodo invece si rendono necessarie misure più diversificate per favorire la presenza delle donne in politica: le indicazioni vanno da “finanziamenti dedicati per le campagne elettorali delle candidate”, a “programmi di sviluppo di capacità e competenze per le donne”, garantire che “i percorsi interni portino alla candidatura donne componenti dei partiti”, e “che le pratiche e le culture lavorative interne rispettino le donne e sostengano un buon equilibrio tra vita lavorativa e vita privata”. A livello degli Stati membri si indica come via positiva “l’introduzione di quote” e “sanzioni legali per non conformità”.
Lo studio del Parlamento offre indicazioni anche per le istituzioni dell’Ue: “monitorare attentamente i progressi”, “agire per attuare e normalizzare le buone pratiche relative all’equilibrio tra lavoro e vita privata”, “diventare modelli di equilibrio di genere reclutando più donne in posizioni senior”, “considerare un programma di mentoring internazionale per difendere e diffondere le buone pratiche nel raggiungimento dell’equilibrio di genere in politica”.