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Comunicazioni sociali: WeCa, pubblicato il quattordicesimo tutorial con “cinque consigli per il sito web di un istituto religioso”

Cinque consigli per il sito web di un istituto religioso. Li fornisce il quattordicesimo #tutorialweca diffuso nelle pagine YouTube e Facebook di Weca ma anche sul sito www.weca.it. Si tratta di una serie di appuntamenti formativi curati dall’associazione dei Webmaster Cattolici (WeCa). I video, condotti dal giornalista di Tv2000 Fabio Bolzetta, sono realizzati da WeCa in sinergia con l’Ufficio nazionale per le Comunicazioni sociali e con il Centro di ricerca sull’educazione ai media all’informazione e alla tecnologia (Cremit) dell’Università Cattolica di Milano. Il tutorial, proposto questa settimana, guarda agli istituti, che si differenziano dalle realtà delle parrocchie. “Molti hanno una dimensione internazionale e operano in diversi paesi: per questo, sarà necessario un sito multilingua, ben stratificato e con sottositi riferiti alle singole case”, è il consiglio di WeCa. Il punto di partenza è quello di “non dare nulla per scontato”. Il riferimento è a termini gergali, come carisma o capitolo, che si suggerisce di spiegare. Secondo consiglio: organizzare il menù del sito come una serie di risposte alle prime domande che vengono fatte spesso. E utilizzare le parti “statiche” per raccontare la storia dell’istituto religioso. In questo caso si fa riferimento a “Cosa facciamo”, “Dove siamo”, “Chi è la nostra fondatrice”. Altro aspetto, quello di guardare al presente: “Fin dalla home page, privilegiamo sempre l’attualità, le ultime notizie, gli ultimi incontri e appuntamenti. Spieghiamo e raccontiamo ciò che sta avvenendo adesso”. Il quarto consiglio per un sito efficace è per l’istituto scriverlo in prima persona. “L’Istituto religioso stesso racconti il suo carisma, la sua missione, la sua presenza qui ed oggi”. Infine, l’approccio: si consiglia di realizzare la pagina web non come “un obbligo o un adempimento”, ma come “continuazione della missione”.