
“Indipendentemente dalla mia sorte personale, prendo atto della decisione del tribunale. Ci tengo a ribadire innanzitutto la mia compassione per le vittime e il posto che loro e le loro famiglie hanno nelle mie preghiere. Ho deciso di andare dal Santo Padre per consegnargli la mia rinuncia. Mi riceverà a giorni”. È quanto ha detto il card. Philippe Barbarin, arcivescovo di Lione, in una dichiarazione alla stampa di 37 secondi, rilasciata subito dopo la condanna a 6 mesi di prigione con la condizionale per mancata denuncia di abusi sessuali su minori perpetrati negli anni ’70 e ’80 durante i campi scout da padre Bernard Preynat.
La sentenza è stata pronunciata questa mattina in assenza del cardinale dal tribunale di Lione. Ad aprire il procedimento contro Barbarin è stata l’associazione di vittime “La Parole Liberée”, che lo accusava al fianco di altri 5 responsabili della diocesi di aver coperto padre Preynat, non segnalando alla magistratura le violenze sessuali, commesse dal sacerdote Bernard Preynat su giovani scout fra il 1986 e il 1991.
Déclaration du cardinal Philippe Barbarin – 7 mars 2019 à Lyon. pic.twitter.com/5KurmXPuzC
— Diocèse de Lyon (@diocesedelyon) March 7, 2019