Crisi
Il presidente della Federazione internazionale della Croce Rossa, Francesco Rocca, ha comunicato che nei prossimi giorni, al massimo entro due settimane, l’organizzazione è disposta a garantire l’ingresso degli aiuti umanitari in Venezuela, con la collaborazione della Chiesa cattolica e in particolare della Caritas. “Si tratterà di un’operazione simile a quella che sta avvenendo in Siria, per quanto riguarda il numero di persone che dovranno essere assistite”, ha detto Rocca, specificando che con i primi aiuti si potranno soccorrere 650mila persone.
Il presidente autoproclamato, Juan Guaidó, ha detto: “Vi annuncio che gli aiuti umanitari saranno realtà e che nei prossimi giorni riceveremo un importante appoggio medico per fare fronte a questa tragedia. È il risultato della nostra pressione e insistenza”. La Croce Rossa ha annunciato che opererà seguendo criteri di rigorosa neutralità politica e che non accetterà pressioni e strumentalizzazioni da alcuna parte politica. Rocca ha infatti spiegato che la Croce Rossa è a disposizione per sbloccare gli aiuti accumulati al confine colombiano e brasiliano, mai entrati nel Paese per l’opposizione di Maduro, ma che “questa situazione è stata molto politicizzata” e che la Croce Rossa è disposta a gestire la distribuzione “con le nostre regole e i nostri protocolli”.