Abusi

Papa Francesco: Motu proprio protezione dei minori, alle vittime “assistenza terapeutica e psicologica d’urgenza”

foto SIR/Marco Calvarese

“Alle persone offese è offerta assistenza spirituale, medica e sociale, compresa l’assistenza terapeutica e psicologica di urgenza, nonché informazioni utili di natura legale”. È quanto si legge nel Motu Proprio del Papa per la protezione dei minori e delle persone vulnerabili, che contiene precise disposizioni in maniera di giurisdizione penale. “Fatto salvo il sigillo sacramentale”, si legge infatti nel testo, c’è l’obbligo di presentare “senza ritardo denuncia al promotore di giustizia presso il tribunale dello Stato della Città del Vaticano, ogniqualvolta, nell’esercizio delle loro funzioni, abbiano notizia o fondati motivi per ritenere che un minore o una persona vulnerabile sia vittima” di un reato, commesso sia nel territorio dello Stato, sia da cittadini o residenti in esso, sia da pubblici ufficiali dello Stato nell’esercizio delle loro funzioni. Tale obbligo di denuncia – come si legge nel Motu Proprio “ai nostri tempi” dell’11 luglio 2013 – vale per “i membri, gli officiali e i dipendenti dei vari organismi della Curia Romana e delle istituzioni ad essa collegate; i legati pontifici ed il personale di ruolo diplomatico della Santa Sede; le persone che rivestono funzioni di rappresentanza, di amministrazione o di direzione, nonché coloro che esercitano, anche di fatto, la gestione e il controllo, degli enti direttamente dipendenti dalla Santa Sede ed iscritti nel registro delle persone giuridiche canoniche tenuto presso il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano; ogni altra persona titolare di un mandato amministrativo o giudiziario nella Santa Sede, a titolo permanente o temporaneo, remunerato o gratuito, qualunque sia il suo livello gerarchico”. Il Motu Proprio – che entrerà in vigore dal 1° giugno – prevede, inoltre, “programmi di formazione per il personale della Curia Romana e delle Istituzioni collegate con la Santa Sede circa i rischi in materia di sfruttamento, di abuso sessuale e di maltrattamento dei minori e delle persone vulnerabili, nonché sui mezzi per identificare e prevenire tali offese e sull’obbligo di denuncia”.