Lampada della pace

Migrazioni: Conte, “nostra politica spesso fraintesa”. “Corridoi umanitari anche dalla Giordania”

“La nostra politica sull’immigrazione viene spesso fraintesa, perché viene è riduttivamente veicolata, affidata ad un messaggio talmente semplificato da risultare fuorviante. In realtà la nostra politica è molto più articolata e complessa. Lavoriamo intensamente sulle cause originarie dei flussi migratori, per assistere i Paesi di origine, di transito. Per investire nel capitale umano in modo da creare le premesse per una risposta efficace alla sfida globale e non solo regionale posta da tale fenomeno”. Lo ha affermato questa mattina ad Assisi il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, aprendo l’incontro con i giovani che ha fatto seguito alla cerimonia nella quale è stata consegnata al re di Giordania, Abdullah II, la Lampada della pace.
Il premier ha sottolineato come quello della Giordania sia un esempio per l’accoglienza di profughi, non solo siriani, e sulla capacità di integrazione anche grazie a progetti di inserimento lavorativo. “Il lavoro, oltre ad essere un potente strumento di integrazione, è anche fonte di dignità della persona”, ha rimarcato Conte.
“Accoglienza e resilienza sono due facce della stessa medaglia, due ingredienti che contribuiscono a rendere sostenibile una risposta umanitaria nel breve, nel medio e nel lungo periodo” ha proseguito il presidente del Consiglio, che ha annunciato che “si estenderanno i corridoi umanitari anche alla Giordania sempre con l’obiettivo di promuovere il trasferimento sicuro e l’integrazione in Italia di persone particolarmente vulnerabili”. “L’impegno dell’Italia – ha assicurato Conte – è massimo affinché il rientro dei rifugiati siriani possa avvenire in linea con i principi stabiliti dall’Alto Commissariato per i rifugiati su base volontaria, con piena sicurezza”.