Politica

Brexit: Westminster, nuova sconfitta per la premier May. “Profondo rammarico”. Bruxelles prepara l’uscita senza accordo

(Londra) “Profondo rammarico”. Theresa May aveva usato questa stessa frase per commentare le sue altre due sconfitte alla Camera dei Comuni. La stessa espressione è stata inserita dall’Unione europea nel comunicato con il quale commenta oggi la terza bocciatura, da parte di Westminster, dell’accordo che regola il recesso del Regno Unito dalla Ue fino al dicembre 2020. Il tono della premier questo pomeriggio era particolarmente dimesso. Forse perché il primo ministro sa di avere – politicamente – le ore contate. “Peccato che i deputati non abbiano votato per lasciare l’Unione europea in modo ordinato”, ha detto Theresa May. “Le conseguenze sono gravi. Significa che la Gran Bretagna se ne deve andare, il 12 aprile prossimo, e non vi è tempo sufficiente per cercare un accordo alternativo”. Anche l’Unione europea fa ventilare, nel comunicato pubblicato subito dopo la bocciatura di Westminster, la possibilità di un “no deal”, una frattura senza accordo, il 12 aprile. “L’Unione europea si sta preparando a questa eventualità dal dicembre 2017”, si legge nel comunicato. “L’Unione rimane unita. I vantaggi dell’accordo bocciato oggi, compreso un periodo di transizione, non saranno replicati nel caso di una frattura netta”. Fuori dal parlamento di Londra l’atmosfera in queste ore è elettrica. Decine di bandiere di “leavers”, chi vuole lasciare l’Unione, e di “remainers”, chi vuole rimanere, accanto a slogan molto critici verso i politici. “La democrazia è stata distrutta”, dice un poster.