Regno Unito
(Londra) “Oggi il continente è alle prese con il dolore persistente di vecchie ferite e con nuove divisioni. Le Chiese europee devono guardare alle loro radici e alla loro storia e agire di nuovo come strumenti di pace e comprensione”. È quanto dichiara la Conferenza delle Chiese europee (Cec), al termine della riunione di presidenza che si è svolta oggi a Leicester. Dalla Gran Bretagna, nel giorno in cui si attendono decisioni importanti sul Brexit, la Cec ricorda di essere “nata in un’Europa frammentata e divisa, all’indomani della seconda guerra mondiale” con l’imperativo di “superare le divisioni politiche e lavorare per la guarigione e la pace”. “Continueremo a costruire ponti di pace e ospitalità nelle nostre comunità e resteremo impegnati a rafforzare i legami tra le chiese in Europa”, si legge. “La nostra responsabilità comune per il futuro dell’Europa ci obbliga alla solidarietà e all’amicizia, anche nel mezzo di circostanze politiche incerte e difficili”. Proprio per questo futuro, alle 17.30 i membri di presidenza Cec parteciperanno a una veglia di preghiera nella cattedrale di Leicester insieme a rappresentati delle altre religioni, delle comunità locali, della società civile. La celebrazione – a cui è stato dato il titolo “Brexit. Ascolta la mia voce: una veglia per il futuro” – sarà presieduta dal vescovo anglicano di Leicester Martyn Snow. I fedeli saranno invitati a pronunciare promesse di “impegno nella ricerca dell’unità”.