Politica

Brasile: vescovi preoccupati per il progetto di riforma della previdenza sociale

Preoccupazione per il progetto di riforma della previdenza sociale viene espressa in una nota dal Consiglio permanente della Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile (Cnbb), che si è incontrato a Brasilia, dal 26 al 28 marzo, nella sede Cnbb. Nel testo, i vescovi ribadiscono che il sistema di sicurezza sociale ha una matrice etica intrinseca: “È stato creato per la protezione sociale di persone che, per vari motivi, sono esposte a vulnerabilità sociale (età, malattie, incidenti, maternità), in particolare i più poveri. Nessuna soluzione per recuperare un possibile deficit può prescindere dai valori etico-sociali e della solidarietà”. I vescovi “riconoscono che il sistema di sicurezza sociale deve essere valutato e, se necessario, adeguato” ma avvertono che le modifiche contenute nella proposta “sacrificano i più poveri, penalizzano le donne ei lavoratori rurali, puniscono le persone con disabilità e generano disanimo”, in particolare tra i disoccupati e le giovani generazioni. Il messaggio sottolinea che i tagli rispetto ai privilegi previsti dalla riforma devono essere chiari nelle loro modalità, così come la lotta all’evasione fiscale. “Il conto della transizione dal regime attuale al regime di capitalizzazione, proposto dalla riforma, non può essere pagato dai poveri”, si legge. I vescovi chiedono al Congresso nazionale di promuovere un dibattito pubblico su questa proposta di riforma della previdenza sociale, dato che essa riguarda la vita di tutti i brasiliani: “Esortiamo le comunità ecclesiali e le organizzazioni della società civile a partecipare attivamente a questo dibattito in modo che, nel dialogo, vengano difesi i diritti costituzionali che garantiscono la cittadinanza per tutti”.