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Ben vivere: Gatti (Federcasse), “importante il contributo della finanza mutualistica ed etica”

“Il suggerimento d una ‘metrica della generatività’ possa ispirare il lavoro di economisti e ricercatori sociali, designer, urbanisti e amministratori pubblici. Ma soprattutto il coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini”. È l’auspicio di Sergio Gatti, direttore generale di Federcasse e vicepresidente del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane sociali dei cattolici italiani, nel dossier pubblicato oggi da Avvenire sul “ben vivere”. Dalla ricerca emerge, a suo avviso, “uno spaccato sociale in chiaroscuro; fin troppo variegato, ma con enormi potenzialità di crescita; fatto di eccellenze a volte troppo chiuse in nicchie territoriali per ‘contaminare’; ma, al tempo stesso, evidenzia come laddove vi siano esperienze di ‘responsabilità civile di territorio’ si viva meglio e si contrastino quelle disuguaglianze sociali che sono una zavorra pesantissima, un ostacolo alla ricerca e al raggiungimento della pubblica felicità”. Gatti è consapevole che “la finanza che punta a massimizzare il profitto individuale non aiuta il ben-vivere”. “Spesso contrasta con una visione sociale inclusiva e partecipativa – aggiunge il direttore generale di Federcasse -; innesca meccanismi competitivi che tagliano fuori i soggetti più deboli; genera a sua volta disuguaglianze e rende difficile la coesione sociale”. Al contrario “al ben vivere contribuisce anche la finanza civile, quella mutualistica e quella etica”.