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Ben vivere: Bruni (economista), “nel Sud un grande potenziale che non decolla”

“La vocazione meridiana dell’Italia alla pubblica felicità e al ben-vivere non si è ancora compiuta. In cima alle classifica troviamo sempre le province del Nord, e per incontrare qualche città sotto il fiume Tronto occorre scendere molto in basso e in tutte le classifiche”. Lo scrive Luigino Bruni, docente di economia politica all’università Lumsa, nel dossier pubblicato oggi da Avvenire sul “ben vivere”. “Dalla nostra ricerca emerge con forza un antico messaggio. La bellezza dei paesaggi, l’allegrezza del genius loci, la presenza dei bambini, il clima, il sole e il mare, sono senz’altro dimensioni importanti ed essenziali del benessere”, osserva Bruni. L’economista rivolge un messaggio alla politica: “Gli stock, i patrimoni, i paesaggi, le pre-condizioni e potenzialità per vivere bene, non diventano ben-vivere effettivo senza la capacità civile e politica di trasformarli in flussi di ben-vivere e benessere”. La convinzione è che “le potenzialità di benessere del Sud continuano ad essere grandi”. “E noi – afferma Bruni – continuiamo a sperare che quel grande potenziale diventi ben-vivere concreto, felicità pubblica e felicità privata; e continueremo ad affinare le nostre tecniche di analisi e di misurazione per vedere dimensioni del benessere e del malessere che ancora ci restano celate”.