Ricerca

Ben vivere: Bolzano e Trento in vetta alla classifica, sorprende la “green” Pordenone. ‘Ndrangheta e fuga dei giovani condizionano la Calabria

Bolzano e Trento guidano la classifica del “Ben vivere” tra le città italiane, stilata da Avvenire in base ai risultati della ricerca “l’Avvenire dei territori”, pubblicata oggi dal quotidiano. Preoccupa, però, l’aumento dei suicidi nelle due province autonome. L’Alto Adige è in testa alle classifiche con 20 casi ogni centomila abitanti. Cresce anche il volume della raccolta nel gioco d’azzardo, aumentato da 1.180 milioni di euro del 2015 a 1.206 del 2017. Bolzano e Trento, però, sono al vertice della classifica anche per generatività e per l’indice di responsabilità civile del territorio, ispirato alla prospettiva suggerita della Laudato si’. Sorprende la città di Pordenone, terza per la raccolta differenziata, seconda per il verde urbano, prima per la speranza di vita delle donne over 65 (23,7 anni) e prima ancora per la diffusione dei servizi all’infanzia. In sostanza, un terzo posto assoluto fra le città italiane del “ben vivere”. Tocca alla Calabria chiudere la classifica della qualità della vita pubblicata da “Avvenire”. All’ultimo posto, infatti, figura Crotone, Vibo Valentia al terz’ultimo e Reggio Calabria al quart’ultimo. Perché la Regione dei Bronzi finisce abitualmente nel fondo di queste tipologie di classifiche? Ci sono almeno tre buone ragioni, secondo lo studio, che concorrono al degrado della Calabria: la pervasività della mafia, in particolar modo della ’ndrangheta, la mediocre qualità dei servizi sanitari e lo spopolamento giovanile, legato alle partenze di massa dei neo-diplomati e dei neolaureati.