“Giusti dell’accoglienza”

Giordania: Gariwo, al “Giardino del bene” piantati due alberi in onore di Vito Fiorino e Jehad Mattar

Vito Fiorino, falegname di professione e pescatore per passione, nella notte del 3 ottobre 2013 ha salvato dall’annegamento 47 persone accogliendole sulla sua imbarcazione attraccata al largo dell’isola di Lampedusa, dove da tempo trascorre la maggior parte dell’anno per dedicarsi allo sport preferito. Jehad Mattar, già comandante nell’esercito giordano, è attualmente direttore generale dell’agenzia governativa incaricata della gestione e del coordinamento dei campi di Zaatari e Azraq per i rifugiati siriani (Syrian Refugee Affairs Directorate – Srad). Ai “Giusti dell’accoglienza” Vito Fiorino e a Jehad Mattar sono stati dedicati i due alberi piantati questa mattina in Giordania nel “Giardino del bene”, nato dalla collaborazione tra Gariwo e la ong EcoPeace Jordan, con il sostegno dell’ambasciata d’Italia ad Amman. Alla cerimonia, organizzata in occasione della Giornata dei Giusti dell’Umanità 2019, hanno partecipato l’Ambasciata d’Italia, il Governatore della Regione del Nord Rakan Al Qadi, la Direttrice di EcoPeace Jordan Yana Abu Taleb, e la rappresentante di Gariwo Manuela Rippo. “Ringrazio Gariwo e EcoPeace Jordan per questo riconoscimento, che condivido con i sette amici presenti con me sull’imbarcazione Gamar – ha detto Vito Fiorino -. Le persone che abbiamo soccorso cercavano libertà, lavoro, dignità e affrontavano gli enormi rischi della traversata in un disperato viaggio della speranza. Questa onorificenza resterà sempre nel mio cuore, come lo sono le persone salvate e quelle 366 che invece quella notte, a causa dell’indifferenza generale, non hanno visto l’alba”. Il “Giardino del bene” è situato nello Sharhabil Bin Hassneh Eco Park, riserva naturale nella Valle del Giordano creata nel 2004 da un gruppo di volontari, ed è stato inaugurato il 30 ottobre 2017 con la posa di sette alberi in onore di altrettante personalità giordane che si sono distinte nella battaglia contro il terrorismo e nella difesa della natura e dell’identità culturale del Paese. Questo Giardino è il terzo creato da Gariwo in Medio Oriente, dopo quelli realizzati a Neve Shalom – Wahat el Salam (“oasi di pace” in ebraico e arabo) in Israele nel 2015 e a Tunisi nel 2016.