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Germania: i vescovi tedeschi promuovono uno studio tra i dipendenti di 24 diocesi per conciliare lavoro e famiglia

Come conciliano i dipendenti laici il lavoro negli uffici e nei servizi di Curia e le necessità delle loro famiglie? Se lo sono chiesti i vescovi tedeschi, che hanno affidato all’Istituto centrale per il matrimonio e la famiglia (Zfg) dell’università cattolica di Eichstätt-Ingolstadt uno studio, che è stato presentato oggi a Eichstätt. Ai dipendenti di 24 diocesi tedesche è stato chiesto come riescono a conciliare famiglia e lavoro e quali sono oggi le loro necessità in materia. In una prima fase, condotta nel 2015, il focus è stato puntato sulla famiglia. “La maggior parte delle diocesi – spiega Klaus Stuwe, direttore dello Zfg – ha espresso soddisfazione circa gli orari di lavoro, i congedi parentali e i permessi per l’assistenza a bambini o parenti”. Attualmente sono nove le diocesi e arcidiocesi tedesche ad aver ottenuto la certificazione di “ditte” a misura di famiglia. Le conseguenze del cambiamento demografico si evidenziano anche tra i dipendenti delle diocesi tedesche. “La ricerca mostra che più della metà degli intervistati non ha più figli minorenni – spiega la ricercatrice Zfg Jasmin Gotschke – e che l’età media dei dipendenti è di 45 anni”. Dai questionari è emerso che il 26% dei dipendenti si prende cura, quotidianamente di un proprio parente. L’età media di chi si prende cura di un parente (generalmente anziano) è di 50,3 anni. Quasi il 40% degli intervistati ha dichiarato che il doversi prendere cura di un parente ha un impatto negativo sulla propria salute. La richiesta avanzata dai dipendenti è di poter usufruire di una riduzione dell’orario di lavoro e di congedi di assistenza. “Esistono già diverse possibilità nelle diocesi e arcidiocesi tedesche – afferma Gotschke – ma sono ancora poco conosciute”. Complessivamente i dipendenti delle diocesi tedesche si sono detti soddisfatti del loro lavoro e il 72% dichiara di avere un buon legame con l’ambiente in cui lavora.