Venerdì Santo

Colletta Terra Santa: card. Sandri, “comunione e solidarietà con la Chiesa di Gerusalemme”

foto SIR/Marco Calvarese

“Comunione e solidarietà con la Chiesa di Gerusalemme”: è questo il titolo della lettera inviata a tutti i vescovi del mondo dal prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, card. Leonardo Sandri, e da mons. Cyril Vasil’, arcivescovo segretario, per la tradizionale “Collecta pro Terra Sancta” del Venerdì Santo. Nel testo, diffuso oggi, il cardinale esorta a pensare “con maggiore intensità ai fratelli e sorelle che vivono e testimoniano la fede nel Cristo morto e risorto in Terra Santa, esprimendo loro anche la solidarietà nella carità”. A riguardo il prefetto ricorda le parole di san Paolo VI, primo Papa pellegrino in Terra Santa agli inizi di gennaio del 1964, dopo san Pietro. “La Chiesa di Gerusalemme – sono parole di Papa Montini – occupa un posto di predilezione nella sollecitudine della Santa Sede e nelle preoccupazioni di tutto il mondo cristiano, mentre l’interesse per i Luoghi Santi, ed in particolare per la città di Gerusalemme, emerge anche nei più alti consessi delle Nazioni e nelle maggiori Organizzazioni internazionali. Tale attenzione è oggi maggiormente richiesta dai gravi problemi di ordine religioso, politico e sociale ivi esistenti”. Parole che fanno il paio con quelle di Papa Francesco che, a Bari il 7 luglio scorso, nell’incontro con i capi delle Chiese orientali del Medio Oriente, ricordava la “fitta coltre” di “guerra, violenza e distruzione, occupazioni e forme di fondamentalismo, migrazioni forzate e abbandono” che si è addensata sul Medio Oriente “nel silenzio di tanti e con la complicità di molti” avvertendo del rischio della cancellazione della presenza cristiana in questa regione. “Ancora oggi – rimarca il card. Sandri – il Medio Oriente assiste a un processo che ha lacerato i rapporti tra i popoli della regione, creando una situazione di ingiustizia tale che sperare la pace diventa quasi temerario”. La Chiesa, scrive ancora il card. Sandri, “non è rimasta a guardare” e citando ancora Paolo VI, ne ricorda “le opere pastorali, sociali, caritative, culturali, a beneficio della popolazione locale senza distinzioni e delle comunità ecclesiali in Terra Santa”. Da qui l’appello, ancora con le parole di Papa Montini, ai cristiani di tutto il mondo a mostrarsi “generosi, facendo affluire alla Chiesa di Gerusalemme la carità delle loro preghiere, il calore della loro comprensione ed il segno tangibile della loro solidarietà”. Solo così, infatti, la bimillenaria presenza cristiana potrà sopravvivere e consolidarsi. Un segno di speranza arriva da “una certa ripresa dei pellegrinaggi sempre più numerosi dalla Cina, dall’India, dall’Indonesia, dalle Filippine e dallo Sri-Lanka. Tale vitalità apostolica – conclude il Prefetto – è un segno grande per le comunità locali, e interpella quelle dell’Occidente talora tentate di scoraggiamento e rassegnazione nel vivere e testimoniare la fede nel quotidiano”.