Detenuti e pene alternative

Carceri: Caritas Ambrosiana, a Lecco torna “Extrema Ratio”. Gualzetti, “urgente affrontare il tema del sovraffollamento”

I detenuti nelle carceri italiane hanno superano quota 60mila e Caritas Ambrosiana ripropone l’installazione “Extrema Ratio”, in una sede istituzionale, il comune di Lecco, per porre l’attenzione sul tema del sovraffollamento divenuto di nuovo di attualità dopo quanto ha denunciato ieri il Garante nazionale dei detenuti, Mauro Palma.
Nel cortile interno del Palazzo municipale è stata riscostruita le cella realizzata dai detenuti della falegnameria del Casa di Reclusione di Bollate. “I visitatori – spiega una nota – una volta effettuate le pratiche che si compiono davvero quando si viene reclusi (la consegna dei propri effetti personali, il foto-segnalamento, la registrazione delle impronte digitali), dovranno dividersi lo spazio, appena 8 metri quadrati, con altre 6 persone, per provare, seppure in una simulazione di pochi minuti, il disagio che vivono mediamente i detenuti nei penitenziari italiani durante le loro giornate”.
Inaugurata nel 2012, negli spazi della fiera “Fa la cosa giusta!” dal magistrato del pool di Mani pulite Gherardo Colombo, la cella di Extrema Ratio è stata riproposta in centinaia di altri luoghi: parrocchie, scuole.
“Bisogna affrontare il tema del sovraffollamento delle carceri con urgenza”, sottolinea Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana. “Secondo l’ultima relazione del Garante – prosegue – in cella ci sono 1.800 persone con una pena inferiore ad un anno e 3.300 con pene inferiori a due. Complessivamente, dunque, più di 5.000 persone che avrebbero diritto ad usufruire di misure alternative e per la quali quindi, il carcere non è l’extrema ratio, come sarebbe invece previsto dal nostro ordinamento e come noi sosteniamo sarebbe giusto”.
Durante l’apertura di “Extrema Ratio” (fino al 6 aprile, dal lunedì al venerdì, 9.30-12.30 e 13.30-17.30) si svolgerà una serie di incontri di approfondimento.