Sanità

Università Cattolica: domani presentazione a Roma del primo rapporto Altems sulla diffusione dei servizi a valore aggiunto

Analizzare la diffusione dei diversi servizi a valore aggiunto, offerti dalle aziende farmaceutiche, e di dispositivi medici e fornirne una categorizzazione, attraverso un confronto diretto con tutti gli attori coinvolti: questi gli obiettivi del nuovo Osservatorio sui servizi a valore aggiunto, nuova articolazione dell’Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari (Altems) dell’Università cattolica, che domani  presenterà il suo primo Rapporto annuale (ore 14.30 – Aula 6 del Polo Universitario “Giovanni XXIII”, L. go F. Vito, 1 – primo piano). I lavori saranno aperti da Americo Cicchetti, direttore dell’Altems. Alle 15 Gianfranco Gensini, coordinatore scientifico dell’Osservatorio sui servizi a valore aggiunto, presenterà il Rapporto. Seguiranno diversi interventi.  La definizione di servizi a valore aggiunto, spiega un comunicato, “racchiude un’offerta di servizi molto ampia, che contempla progetti diversi, sia in termini di caratteristiche del servizio stesso sia in termini di beneficiari: sono progetti per migliorare la comprensione delle patologie, facilitare le diagnosi e l’accesso alle terapie e, più in generale, supportare l’esperienza delle persone in cura, anche con il coinvolgimento dei care giver, del personale paramedico e delle associazioni dei pazienti”. Nonostante la rilevanza di questi servizi, ad oggi se ne riscontra una scarsa conoscenza sistematica da parte degli operatori e dei beneficiari, accompagnata anche da una diffusione disomogenea sul nostro territorio. Il Rapporto, però, offre nuovi spunti per comprendere questo fenomeno. Il 68% del campione intervistato (composto da medici, associazioni di pazienti e cittadini, dirigenti aziendali e regionali, payers) conosce i servizi a valore aggiunto e più del 50% del campione ha avuto una esperienza diretta nell’adozione o l’uso di tali servizi. Tra i servizi più gettonati quelli rivolti direttamente al miglioramento della gestione dei pazienti (disease management), seguiti dall’aggiornamento professionale dei medici e dalle soluzioni per incrementare l’aderenza alle terapie.