Guerra a Gaza

Striscia di Gaza: fonti locali al Sir, “non si spara più ma tensione palpabile”

“Al momento non sentiamo nessun lancio di razzi e bombe. In cielo non vediamo aerei. La tensione è palpabile. Siamo in attesa di conoscere l’esito di un incontro del Gabinetto di sicurezza israeliano dal quale potrebbero uscire delle decisioni in merito a nuovi attacchi o, speriamo, ad un cessate il fuoco”. Così da Gaza, fonti vicine alla Chiesa locale che intendono restare anonime, descrivono al Sir la situazione nella Striscia dove la notte scorsa si è registrato un fitto scambio di missili tra israeliani e palestinesi dopo che poche ore prima un missile da Gaza aveva colpito una casa a Mishmeret, zona est di Tel Aviv. Sette i feriti, tra i quali una ragazza di 12 anni, un bimbo di tre e un altro di pochi mesi. Diversi gli obiettivi colpiti dai raid israeliani, l’ufficio del leader di Hamas Ismail Haniyeh e alcuni complessi militari appartenenti alla Jihad islamica. Quindici i “target” palestinesi raggiunti anche con il fuoco di elicotteri e carri armati. La risposta palestinese non ha provocato danni e feriti. I razzi, infatti, sono stati intercettati dal sistema difensivo Iron Drome. Hamas ha smentito di aver lanciato i razzi e ha promesso un’indagine a riguardo. Oggi scuole chiuse nella Striscia, ma già ieri alle 12, riferiscono le fonti di Gaza al Sir, “tanti alunni erano stati rimandati a casa perché il timore di attacchi era elevatissimo. E così poi è stato”. Scuole chiuse anche nell’area a confine con la Striscia e nei centri israeliani vicini alla costa, come Ashkelon, Ashdod e Beersheba, nel deserto del Neghev. “Nel corso dei bombardamenti – affermano le fonti interpellate dal Sir – sono state distrutte anche alcune abitazioni vicine gli uffici di Hamas, una appartenente a un fedele della comunità cristiana. Poco tempo fa Israele ha avvertito gli abitanti di alcune case di un attacco imminente invitandoli a lasciare i loro appartamenti perché vicini ad un obiettivo militare da colpire. Domani le scuole potrebbero riaprire ma molto dipenderà da come passerà la notte”.