Saluto

Papa in Campidoglio: saluto alla cittadinanza, “grazie della vostra presenza e dell’affetto”. “Essere cittadini è essere artigiani di fraternità e di solidarietà”

“Cari romani, buongiorno! Come vostro Vescovo di solito vi incontro a San Pietro, a San Giovanni, o nelle parrocchie… Oggi mi è dato di rivolgervi la parola e il saluto dal Campidoglio, culla di questa Città e cuore pulsante della sua vita amministrativa e civile. Grazie della vostra presenza e grazie dell’affetto che nutrite per il Successore di Pietro!”. È il saluto del Papa, che dopo il discorso in Aula Giulio Cesare si è affacciato dalla Loggia del palazzo Senatorio per salutare i cittadini che si sono radunati sulla Piazza del Campidoglio. “La Chiesa che è a Roma, secondo la nota espressione di Sant’Ignazio di Antiochia, presiede alla carità”, ha ricordato Francesco, sottolineando che “è compito del suo vescovo, il Papa, ma anche di tutti i cristiani di Roma, di operare concretamente per mantenere il volto di questa Chiesa sempre luminoso, riflettendo la luce di Cristo che rinnova i cuori”. “Nel cuore del Papa trovano posto anche coloro che non condividono la nostra fede”, ha proseguito il Papa: “Per tutti è la mia vicinanza spirituale, e il mio incoraggiamento ad essere ogni giorno ‘artigiani’ di fraternità e di solidarietà”. “Questo è il compito di un cittadino: essere artigiano di fraternità e di solidarietà”, ha aggiunto a braccio. “Come tanta gente in tutto il mondo, anche voi, cittadini di Roma, siete preoccupati del benessere e dell’educazione dei vostri figli; vi sta a cuore il futuro del pianeta, e il tipo di mondo che lasceremo alle generazioni future”, ha detto Francesco: “Ma oggi, e ogni giorno, vorrei chiedere a ciascuno di voi, secondo le proprie capacità, di prendervi cura l’uno dell’altro, di stare vicini gli uni agli altri, di rispettarvi a vicenda. Così incarnate in voi stessi i valori più belli di questa Città: una comunità unita, che vive in armonia, che agisce non solo per la giustizia, ma in uno spirito di giustizia”. “Grazie ancora per questo incontro!”, il congedo del Papa: “Chiedo al Signore di ricolmarvi delle sue grazie e delle sue benedizioni. E chiedo a voi, per favore, di pregare per me. Grazie e arrivederci!”