Congresso di Verona

Famiglia: mons. D’Ercole (Ascoli Piceno), “realtà incisa nel DNA dell’umanità”

“Una volta era pane quotidiano ripetere che la famiglia è fondata sul matrimonio, oggi se lo affermi rischi di essere giudicato fuori della storia, emarginante verso le altre forme di unioni civili e quindi pericoloso”. Lo scrive in una nota mons. Giovanni D’Ercole, vescovo di Ascoli Piceno, all’indomani della visita del Papa a Loreto. Mons. D’Ercole si sofferma poi sulle “tante polemiche” che accompagnano il Congresso mondiale delle famiglie in programma a Verona da 29 al 31 marzo: “Proprio in ragione di questo clamore m’interessa capire e resto perplesso di fronte all’acredine e alla quantità di false notizie con cui alcuni movimenti e anche personaggi politici stanno avversando tale evento, che a me sembra si propone di rimettere al centro del dibattito pubblico temi essenziali quali vita, famiglia, libertà educativa”. “È vero – aggiunge -: chi afferma questi principi non sempre è coerente nelle scelte concrete, ma questo prova quanto sia necessaria un’alleanza educativa a sostegno del matrimonio tra un uomo e una donna e della famiglia fragile e confrontata a una miriade di difficoltà, di provocazioni e di sfide quotidiane”. “Si può essere d’accordo o meno – conclude mons. D’Ercole -, ma si rimane davvero basiti dinanzi alla virulenza e all’illogicità degli attacchi contro gli organizzatori e gli stessi congressisti, liberi cittadini non meno dotati di altri del diritto fondamentale di esprimere liberamente le proprie opinioni, come riconosciuto dalla Carta Costituzionale. Il Congresso, a mio modo di vedere, va invece seguito con attenzione e rispetto nel tentativo di creare un clima di ascolto e collaborazione fra tutti coloro che credono nel valore della famiglia e non intendono imporre un’ideologia, ma affermare una realtà incisa nel DNA dell’umanità”.