Trattativa

Brexit: ennesima sconfitta per la premier britannica Theresa May. Il Parlamento assume il controllo

È l’ennesima sconfitta per la premier britannica Theresa May, quella che potrebbe portare a elezioni generali e che ha riproposto il conflitto costituzionale tra parlamento e governo in atto in questo momento in Gran Bretagna. Ieri notte tre ministri si sono dimessi per votare a favore dell’emendamento Letwin, che apre a una serie di voti domani, mercoledì, con i quali Westminster cerca di assumere il controllo del processo del Brexit. A ribellarsi contro le indicazioni della premier, che aveva chiesto ai membri del suo partito di bocciare l’emendamento, sono stati anche 29 parlamentari conservatori che hanno così sfidato la cosiddetta “whip”, la linea indicata dal partito ai suoi membri che sarebbe obbligatoria. Il piano di sir Oliver Letwin per una serie di “voti alternativi” è stato approvato con 329 voti contro 302. La Camera dei Comuni vuole, così, esplorare alternative al “withdrawal agreement”, l’accordo di recesso del Regno Unito dalla Ue. Tuttavia la premier ha già dichiarato che non si impegna a seguire le indicazioni che darà il Parlamento. Secondo alcuni commentatori britannici la via d’uscita da questa situazione di stallo potrebbero essere elezioni generali anche se potrebbero portare a un “Parlamento bloccato” senza una maggioranza. Della premier, l’autorità della quale è molto indebolita, molti chiedono le dimissioni.