Conflitto

Siria: Cappelaere (Unicef), “da inizio anno morti circa 170 bambini. Ieri uno di 5 anni in un attacco contro uno scuolabus”

“Ieri un bambino di 5 anni è morto in un attacco contro uno scuolabus”. A dare la drammatica notizia è Geert Cappelaere, direttore regionale Unicef per il Medio Oriente e il Nord Africa. Stava rientrando a casa da scuola. Il bus è stato attaccato nell’area di al-Zahra ad Aleppo nel nord della Siria. “Mentre nella regione, oggi, le famiglie celebrano la Festa della Mamma, da ieri un’altra madre in Siria sta soffrendo per la perdita di un figlio – racconta Cappelaere –. Il numero dei bambini uccisi e feriti è probabilmente più alto. È sconvolgente che uno scuolabus pieno di bambini sia stato attaccato. Il fatto che vengano attaccati bambini, insegnanti, scuole, persino scuolabus, va oltre ogni possibile comprensione. C’è l’errata percezione che il conflitto in Siria sia terminato, ma non è così. Questo attacco ci ricorda che la guerra sui bambini in Siria non è ancora finita”. Secondo l’Unicef, negli otto anni di guerra in Siria, il 2018 è stato il peggiore per i bambini. “È stato registrato il più alto numero di bambini uccisi e feriti – aggiunge Cappelaere –. Quest’anno non sembra migliore. Ad oggi, l’Unicef ha ricevuto notizie di circa 170 bambini morti in Siria. Diversi bambini sono stati uccisi in combattimenti, altri mentre fuggivano dalle violenze e altri ancora morti per le dure condizioni metereologiche. Fino a quando tutto questo continuerà? Quanti altri bambini dovranno affrontare tutto questo? Cos’altro deve accadere perché la guerra sui bambini in Siria finisca? Quante altre vite devono andare perdute perché ritorni un po’ di umanità?”. Unicef chiede che vengano risparmiate ai bambini ulteriori sofferenze e alle madri e padri ulteriori dolori. “È ora – conclude Cappelaere – che i bambini abbiano indietro parte della loro infanzia perduta. È ora che questa situazione si trasformi in protezione per i bambini e le famiglie della Siria”.