Verso le elezioni Ue

Politica e cultura: Firenze, tre incontri a San Marco su “L’Europa a nudo”. Oggi a tema “Esiste l’homo europeus?”

I padri Domenicani della basilica di San Marco a Firenze, in collaborazione con associazione Amici del Guatemala, associazione Costruttori di pace, associazione Amici di don Carlo Zaccaro, propongono tre incontri “sull’Europa delle città e dei popoli” sotto il titolo complessivo “L’Europa a nudo”. Il primo appuntamento si è tenuto il 21 febbraio: “Leggi europee e soldi nazionali” (relatori Paolo Meucci, Stefano Santarelli, Gilberto Zinzani). Per oggi, alle 18, è previsto il secondo appuntamento sul tema “Esiste l’homo europeus? Diversità insanabili o possibilità di un’identità comune? È possibile una formazione culturale unitaria?”.

Angiolo Boncompagni

I relatori sono: Angiolo Boncompagni, già consigliere per le politiche europee dell’educazione del ministero dell’Istruzione; Alfredo Iacopozzi, docente Facoltà teologica dell’Italia centrale; Piero Meucci, giornalista e scrittore. Infine il 4 aprile sarà la volta del tema “L’Europa: comunità finanziaria o culturale?” (con interventi di Pier Virgilio Dastoli e Piero Meucci). Gli incontri si svolgono nella Sala Chiostrini in via della Dogana 3/r a Firenze (www.sanmarcofirenze.it).
Sono gli stessi promotori a spiegare le ragioni dell’iniziativa: “Perché l’Unione europea si trova ad affrontare cambiamenti importanti. La Brexit non è soltanto l’uscita di un membro dell’Unione, ma è il sintomo di una distanza tra istituzioni ed attese dei popoli. Solo ritrovando la sintonia e divenendo espressione delle speranze dei popoli l’Europa potrà vivere”. E ancora: “Siamo consapevoli dell’importanza dell’Europa unita: per il consolidamento di rapporti pacifici tra le nazioni, per lo sviluppo armonico dei diversi territori, per le radici di un’identità culturale comune, per il ruolo che la cultura europea può avere costruire relazioni internazionali più giuste”. “Ci interessa confrontarci sui valori che possono ispirare le scelte politiche, conoscere i punti di forza e le debolezze dell’attuale lavoro delle istituzioni e della politica europea”.
San Marco, per Giorgio la Pira, chiariscono i promotori dei tre incontri, “era il punto di vertice spirituale verso il quale convergeva e derivava e la dimensione economica e politica della città di Firenze. Per La Pira poi Firenze aveva una vocazione mondiale come punto di incontro tra i popoli. Il convento di San Marco nella geografia della grazia lapiriana è quindi un centro e un vertice di rilevanza mondiale e proprio a San Marco il Beato Angelico ha dipinto l’Annunciazione dove Maria con il suo si offre all’umanità la speranza”.