Abusi

Pedofilia: Report Meter 2018, oltre 3 milioni di foto. In aumento i video. Don Di Noto, “poca prevenzione e contrasto, abbattere indifferenza e silenzio”

I pedofili, i pedopornografi e gli abusatori dei bambini nel 2018 sono ancora più organizzati e strutturati a livello criminale: producono, scambiano, detengono e divulgano attraverso il web molte più foto e video. Bambini sempre più piccoli (neonati e preadolescenti i preferiti); in aumento i bambini di sesso maschile, stabile la preferenza femminile. Come ogni anno a inizio primavera, Meter onlus presenta oggi il suo Report relativo al 2018 presso il polo formativo e educativo di Pachino (Siracusa). Insieme a don Fortunato Di Noto, fondatore e presidente di Meter, è presente Marcello La Bella, primo dirigente della Polizia di stato e dirigente compartimento Polizia postale di Catania. I numeri del Report 2018 sono infatti le denunce inoltrate alla Polizia postale italiana e quelle estere, oltre ai numerosi host e server provider di tutto il mondo. Diminuite, secondo l’Osmocop, Osservatorio mondiale contro la pedofilia di Meter, le segnalazioni inviate al Cncpo (Centro nazionale di contrasto alla pedofilia online gestito dalla Polizia di Stato): da 3.137 nel 2017 a 1.780 nel 2018. Lieve flessione anche per i link monitorati, da 17.299 a 14.179. In aumento la quantità di foto rinvenute tramite il monitoraggio, da 2.196.470 a 3.053.317. Cresce il deep web; aumentati anche i video segnalati, da 985.006 a 1.123.793. Intanto Don Di Noto denuncia “Poco contrasto, tenui e opache risposte efficaci, milioni di bambini già abusati, tentativo di normalizzazione della pedofilia”, denuncia Di Noto. “Non è ignorando le segnalazioni che batteremo questi raffinati criminali – avverte -. Manca una azione preventiva ed educativa, arma vincente per un percorso di tutela del minore. Non c’è un diritto uniforme, non c’è un intervento uniforme” e “silenzio e indifferenza uccidono di più la già debole vita dei bambini vittime di questa azione perversa e crudele. Un abuso è sempre un abuso e lascia cicatrici permanenti. Sappiamo gli interessi economici trasversali, e questo è intollerabile”.