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Mediazione penale e giustizia riparativa: le raccomandazioni dell’Agia per procedimenti che riguardano i minori

“Promuovere e costruire opportune sinergie per rendere disponibili almeno in ogni distretto di corte d’appello servizi di mediazione penale e in generale di giustizia riparativa”, garantendoli “per l’intero distretto di corte d’appello, anche se incardinati presso un’amministrazione locale”, affidando “il servizio a mediatori e facilitatori adeguatamente formati” e garantendo “l’accessibilità del servizio di mediazione penale e in generale di giustizia riparativa tanto all’autore di un fatto di rilevanza penale, quanto alla persona offesa”. È la raccomandazione che l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza rivolge al ministero della Giustizia, alle regioni e ai comuni, inserita nel documento “La mediazione penale e altri percorsi di giustizia riparativa nel procedimento penale minorile”, presentato oggi durante il convegno “Incontrare la giustizia, incontrarsi nella giustizia” in corso stamattina, nella Sala della Lupa, alla Camera dei deputati, a Roma. Al tempo stesso l’Agia chiede la gratuità e la continuità dei servizi.
Ai titolari del potere di iniziativa legislativa l’Autorità garante chiede di “esercitare i poteri di competenza affinché sia introdotta una disciplina avente ad oggetto l’innesto nel procedimento penale minorile della mediazione penale e altri percorsi di giustizia riparativa”, prestando particolare attenzione a “garantire l’uguaglianza nell’accesso alla mediazione penale e in generale alla giustizia riparativa”, “salvaguardare la presunzione di non colpevolezza intesa come ‘regola di trattamento’” e come “regola di giudizio”; “garantire il diritto al silenzio, alla difesa e alla tutela giurisdizionale”.
All’autorità giudiziaria l’Agia chiede, tra l’altro, di favorire un accesso tempestivo alla mediazione penale e ad altri percorsi di giustizia riparativa, anche “in relazione a reati di particolare gravità”, mentre agli uffici e ai centri di mediazione penale e di giustizia riparativa “di costituirsi in rete e di costruire le opportune collaborazioni per promuovere in modo unitario la diffusione della mediazione penale e in generale della giustizia riparativa in Italia, fornendo altresì alle istituzioni nazionali un interlocutore unico, necessario per il fondamentale processo di riconoscimento e integrazione di tali percorsi nel sistema giuridico italiano”. Infine, l’Agia chiede un’opera di sensibilizzazione, formazione e informazione.