
“La giustizia penale e quella riparativa possono coesistere: la prima è quella della spada e della bilancia, la seconda è quella dell’ago e del filo, che ricuce e guarda al futuro”. Lo evidenzia l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, Filomena Albano, illustrando le raccomandazioni inserite nel documento dell’Agia “La mediazione penale e altri percorsi di giustizia riparativa nel procedimento penale minorile”, durante il convegno “Incontrare la giustizia, incontrarsi nella giustizia” in corso stamattina, nella Sala della Lupa, alla Camera dei deputati, a Roma.
Per Albano, serve però una normativa ad hoc: “È la stessa legge istitutiva che assegna all’Autorità garante il compito di promuovere la cultura della mediazione. Inoltre, a sollecitare gli Stati sull’introduzione della mediazione penale nel procedimento penale minorile sono anche l’Onu e il Consiglio d’Europa”. Nell’attesa “l’invito ai magistrati minorili è di incentivare l’utilizzo degli strumenti di giustizia riparativa, anche per dare uno spazio di ascolto alle vittime”. In occasione del convegno sono stati presentati due pieghevoli, di cui uno tascabile per i ragazzi, realizzati dall’Agia e illustrati da Ilaria Orzali, destinati a essere diffusi nei 29 distretti minorili italiani per promuovere la mediazione penale.