Beni ecclesiastici

Diocesi: Genova, domani presentazione della Pietà del Maragliano dopo i lavori di restauro

Venne scolpita da Anton Maria Maragliano tra il 1710 e il 1715. Come la maggior parte delle opere scultoree del maestro genovese è in legno dipinto, con gli occhi in pasta di vetro. Ora, dopo i lavori di restauro, torna al suo antico splendore. Stiamo parlando della Pietà della chiesa di San Filippo a Genova, che verrà presentata venerdì 22 marzo, alle 17, da padre Mauro De Gioia, dell’Ufficio beni culturali ecclesiastici e preposito della congregazione, Frango Boggero della Soprintendenza e da Roberto Timossi, della Compagnia di San Paolo che ha finanziato i lavori, insieme all’offerta di una benefattrice privata. Della Pietà del Maragliano parla Carlo Giuseppe Ratti nella sua biografia (1769): “I padri di S. Filippo Neri gli chiesero la scultura di qualche Mistero della passione e morte del Salvatore – si legge nel testo – al fine d’esporla la settimana santa nella funzione del Sepolcro. Egli scolpì Cristo morto in grembo all’afflitta Madre, con il Santo Giovanni Evangelista e Maria Maddalena: e queste figure, terminate che l’ebbe, furon disposte in una nicchia, che resta dietro al quadro di Santa Caterina in quella chiesa, il quale, nei giorni di Passione togliendosi via, ce le lascia scoperte”. Un anno sono durati i lavori di restauro, dall’autunno 2017 all’autunno 2018. L’intervento ha visto innanzitutto la disinfestazione delle sculture dagli insetti xilofagi: le policromie avevano subito in passato un pesante attacco biologico a carico della preparazione in gesso e colla. Si è passati quindi al recupero dei colori originali, rimuovendo le ridipinture a olio ottocentesche. Ultima fase del restauro, la chiusura di tutti i buchi creati dai tarli, la stuccatura e il restauro pittorico.