
“Dio cerca te, cerca me, cerca ognuno. Ma è grande Dio, quanto amore c’è dietro di questo!”. Lo ha esclamato, a braccio, il Papa, che durante l’udienza di oggi ha proseguito le catechesi sul Padre Nostro, soffermandosi sulla terza invocazione – “sia fatta la tua volontà” -, che “va letta in unità con le prime due – sia santificato il tuo nome e venga il tuo Regno – così che l’insieme formi un trittico”. “Prima della cura del mondo da parte dell’uomo, vi è la cura instancabile che Dio usa nei confronti dell’uomo e del mondo”, ha spiegato Francesco, facendo notare che “tutto il Vangelo riflette questa inversione di prospettiva”. “Il peccatore Zaccheo sale su un albero perché vuole vedere Gesù, ma non sa che, molto prima, Dio si era messo in cerca di lui”, ha commentato il Papa: “Gesù, quando arriva, gli dice: ‘Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua’. E alla fine dichiara: ‘Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto'”. “Ecco la volontà di Dio, incarnata in Gesù: cercare e salvare quello che è perduto”, ha spiegato Francesco: “E noi, nella preghiera, chiediamo che la ricerca di Dio vada a buon fine, che il suo disegno universale di salvezza si compia”. Ciò significa, ha aggiunto il Papa a braccio, che Dio è “alla ricerca di me: Dio cerca te, cerca me, ognuno. Ma è grande Dio, quanto amore c’è dietro di questo!”.