Brexit: Tusk, possibile “una breve proroga”. Dubbi sulla richiesta inglese di arrivare al 30 giugno

(Bruxelles) È lo stesso Donald Tusk, presidente del Consiglio europeo, a sottolineare, in una dichiarazione appena diffusa, che una estensione del Brexit fino al 30 giugno creerebbe – come anticipato dal Sir – “una serie di questioni di natura legale e politica”. Per cui un rinvio del Brexit sarà discusso domani in Consiglio europeo, ma potrebbe non protrarsi fino a fine giugno, come richiesto dal governo inglese, ma al massimo fino alla data delle elezioni europee (23-26 maggio). Tusk spiega di “aver appena parlato al telefono” con la premier britannica. “Alla luce delle consultazioni che ho svolto nei giorni scorsi, ritengo – afferma Tusk – che sarà possibile una breve proroga, ma sarà subordinata a un voto positivo sull’accordo di ritiro alla Camera dei Comuni”. Aggiunge: “In questo momento non prevedo un Consiglio europeo straordinario. Se i leader approvano le mie raccomandazioni e se la settimana prossima la Camera dei Comuni ottiene un voto positivo, possiamo finalizzare e formalizzare la decisione sull’estensione mediante una procedura scritta. Tuttavia, se ci sarà una tale necessità, non esiterò a invitare i membri del Consiglio europeo a un incontro a Bruxelles la prossima settimana”.
Tusk parla, a proposito della questione-Brexit di “fragile speranza, persino illusoria”; ma, aggiunge, “non possiamo rinunciare a cercare, fino all’ultimo momento, una soluzione positiva, ovviamente senza riaprire l’Accordo di recesso. Abbiamo reagito con pazienza e buona volontà a numerosi eventi, e sono fiducioso che, anche ora, non mancheremo della stessa pazienza e buona volontà in questo momento cruciale”.

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