Società

Strage in moschee Nuova Zelanda: Lafram (Ucoii) a Salvini, “in Italia si tutelino i fedeli che si riuniscono in centri islamici”

“Alla luce dei recenti fatti di cronaca internazionale e del crescente sentimento di sconcerto e timore che ha colto la nostra comunità musulmana chiediamo rispettosamente un suo intervento per tutelare gli uomini e le donne di fede che ogni giorno si riuniscono nei centri islamici per lo svolgimento delle proprie attività congregazionali e religiose”. Lo chiede Yassine Lafram, presidente dell’Ucoii (Unione delle comunità islamiche d’Italia), in una lettera indirizzata al ministro dell’Interno, Matteo Salvini, dopo la strage compiuta in due moschee in Nuova Zelanda.
“Com’è noto – sottolinea il presidente dell’Ucoii -, le moschee, gli enti associativi e i centri islamici sono impegnati, da sempre, in tutto il territorio nazionale, per l’integrazione dei cittadini di fede musulmana che vengono esposti alle insidie di una propaganda islamofoba e i cui esiti si fanno sempre più pericolosi per la cittadinanza tutta e per i cittadini di fede musulmana in particolare”.
Rinnovando la “piena fiducia nelle istituzioni repubblicane e nel lavoro da esse svolto” e da Salvini rappresentate in funzione di ministro dell’Interno, Yassine Lafram auspica, “come cittadino italiano e come presidente dell’Unione delle comunità islamiche d’Italia, che venga al più presto assicurata una costante vigilanza e tutela da parte delle forze dell’ordine dei luoghi dove le nostre comunità locali si riuniscono quotidianamente, e con maggiore affluenza ogni venerdì, al fine di tutelare l’incolumità degli stessi e della cittadinanza intera”.
Chiedendo la “predisposizione da parte del ministero dell’Interno di tutte le misure di sicurezza e prevenzione atte a tutelare i cittadini”, il presidente dell’Ucoii ribadisce la “massima disponibilità a collaborare con gli enti preposti al fine di permettere una vigilanza dei vari centri in cui si riuniscono i fedeli musulmani”.