"Vita e Pensiero"
“Libertà nella ricerca e nella creazione artistica, capacità di sognare nuove forme e nuovi universi, sempre in movimento: questo, forse, l’insegnamento più alto che Leonardo continua a dare oggi a noi moderni”. Ne è convinto Carlo Vecce, docente di letteratura italiana presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, che nel numero 1/2019 di “Vita e Pensiero”, il bimestrale culturale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore in uscita oggi ripercorre l’iter di maturazione intellettuale e artistica di Leonardo da Vinci attraverso le sue opere pittoriche più significative, i suoi manoscritti e disegni. “Simbolo del genio universale, capace di interrogare la natura nel profondo dei suoi segreti”, la vera difficoltà, osserva, è “riuscire ad avvicinare il maestro di Vinci nella realtà storica della sua vita e della sua opera”, capire che “davvero Leonardo”, nel suo tempo, fu un “omo universale”, i cui orizzonti “si dilatavano senza confini attraverso tutte le discipline, le arti e le forme di espressione”. Leonardo è stato “l’ultimo grande rappresentante di un mondo fondato sull’unità del sapere e sulla circolazione delle conoscenze, prima del processo di divisione e specializzazione che ha portato, nella nostra epoca, alla cosiddetta separazione delle “due culture”. Secondo Giuseppe O. Longo, professore emerito di Teoria dell’informazione all’Università di Trieste,” Leonardo era curioso di tutto” e per lui “il primato comunicativo per immediatezza e universalità spetta alla pittura, confutando quindi il primato delle arti liberali sostenuto dagli umanisti.In termini contemporanei, si potrebbe dire che la complessità del mondo e delle sue parti e degli eventi che vi accadono non si può esaurire o rendere compiutamente con un solo linguaggio, da un solo punto di vista: Leonardo ha ben chiaro che c’è bisogno della figurazione e della narrazione”.