Politica
“Non solo sblocchiamo i cantieri secondo un approccio diverso rispetto al passato. Nessun regalo ai concessionari, nessuna proroga ad libitum negli anni a venire. Si fanno progetti sostenibili, quel che è giusto pagare si paga. Ma per il resto non si regala nulla”. Lo ha affermato oggi pomeriggio il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, incontrando la stampa a Cuneo dopo il sopralluogo al cantiere sulla A33 e la successiva riunione in Prefettura con gli amministratori locali. “Siamo venuti per risolvere un problema”, ha precisato il premier, annunciando che “abbiamo definito un percorso, che adesso è ben chiaro da realizzare. I tempi dovrebbero anche essere definiti, c’è la possibilità di iniziare subito, di riprendere il cantiere”. Quello della A33, la Asti-Cuneo, è “un progetto che risale agli inizi del 2000, bloccato dal 2012”, ha ricordato Conte. “Ci facciamo carico di questa responsabilità, siam qui per risolvere i problemi cercando di offrire ai cittadini progetti infrastrutturali che siano realmente utili”. “Abbiamo rivisto il progetto – ha proseguito –, abbiamo recuperato un progetto sostenibile anche dal punto di vista ambientale e finanziario”. “Risparmiamo 213 milioni, che non vanno nella mia tasca o in quella dei politici ma a favore dei cittadini” perché “sono soldi dei cittadini che vanno restituiti ai cittadini”. “Il progetto costava originariamente 988 milioni, ed era lievitato a 2 miliardi 450mila. Una cosa assurda”, l’ha definita Conte che, sullo “sblocca-cantieri”, ha garantito che mercoledì sarà sottoposto all’attenzione del Consiglio dei ministri: “Abbiamo ancora un tavolo tecnico, stiamo rivedendo le ultime norme. Ma mercoledì va in Consiglio dei ministri”.