Cultura

Editoria: torna “NapoliCittàLibro” dal 4 al 7 aprile

Con l’obiettivo di creare un’alternativa “meridionalista” al salone di Torino, torna l’appuntamento napoletano con i libri, i dibattiti, la cultura. Dopo l’edizione inaugurale del 2018 con i suoi 20.000 visitatori, arriva la seconda edizione del Salone del libro e dell’editoria di Napoli, dal 4 al 7 aprile, nella sede di Castel Sant’Elmo, al Vomero: “NapoliCittàLibro”, promossa dall’Associazione Liber@Arte, in collaborazione con il Centro per il libro e la lettura e il Polo museale della Campania, del ministero per i Beni e le attività culturali, ha scelto quest’anno il tema “Approdi. La cultura è un porto sicuro”.
“Arriveranno a Napoli tutti i big nazionali dell’editoria e la loro presenza, unita a quella dei tanti piccoli e medi editori nazionali, campani e napoletani, costituisce un fattore decisivo nel definire quello che è l’ambizioso obiettivo di NapoliCittàLibro – si legge in una nota -: restituire alla città un ruolo strategico sulla mappa dell’editoria e della cultura in Italia. ‘NapoliCittàLibro’ vuole essere il grande Salone del libro e dell’editoria da cui parta la riscossa del Mezzogiorno”.
Ed è proprio sul Mezzogiorno, da far rinascere con investimenti e progetti, ma anche su banche, finanza, etica dell’economia e sulla tutela del risparmio che si incentra uno dei volumi di Guida Editori che sarà presentato il 5 aprile al Salone, “Il salvadanaio – Manuale di sopravvivenza economica” di Riccardo Pedrizzi, presidente nazionale del Comitato tecnico scientifico dell’Ucid. Il libro contiene l’introduzione di Giuseppe De Lucia Lumeno, segretario generale dell’Associazione nazionale fra le banche popolari, e la prefazione del card. Gerard Muller, prefetto emerito della Congregazione per la dottrina della fede.