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Ue-Cina: Commissione, “Pechino partner strategico ma rivale sistemico che promuove modelli di governance alternativi”

Strasburgo, 12 marzo: conferenza stampa del vicepresidente della Commissione Jyrki Katainen (foto SIR/Marco Calvarese)

(Strasburgo) “L’Ue e la Cina sono partner economici strategici ma anche concorrenti. Le nostre relazioni economiche possono produrre effetti positivi enormi per entrambe le parti a condizione che la concorrenza sia leale e che le relazioni nel campo del commercio e degli investimenti siano reciproche”: traspare, dalle parole del vicepresidente della Commissione Jyrki Katainen, la forte preoccupazione che l’Ue nutre verso il colosso asiatico. Il commissario, che ha lavorato gomito a gomito con l’Alto rappresentante per la politica estera Federica Mogherini, ha presentato oggi una relazione sui rapporti tra Unione e Pechino, che sarà posta in discussione al Consiglio europeo del 21-22 marzo, pochi giorni prima del vertice bilaterale del 9 aprile. “L’Unione europea e la Cina si sono impegnate a costruire un partenariato strategico globale, ma in Europa – si legge in un documento della Commissione – è sempre più diffusa la sensazione che l’equilibrio tra le sfide e le opportunità associate alla Cina si sia modificato”. La Cina “è al tempo stesso – vi si legge – un partner di cooperazione con obiettivi strettamente allineati a quelli dell’Ue, un partner di negoziato con cui l’Unione deve trovare un equilibrio di interessi, un concorrente economico che ambisce alla leadership tecnologica e un rivale sistemico che promuove modelli di governance alternativi”.
L’Ue sfrutterà dunque i collegamenti “tra i diversi ambiti e settori strategici per dare maggiore impulso alla realizzazione dei propri obiettivi. Solo se saranno veramente uniti, l’Ue e gli Stati membri potranno conseguire i loro obiettivi in relazione alla Cina”. Qui emergono i dubbi rispetto alla posizione di alcuni Paesi, fra cui l’Italia, che firmano, o intendono farlo, protocolli d’intesa bilaterali con Pechino.