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Ue-Cina: Commissione, 10 azioni per rafforzare la partnership “in uno spirito di rispetto reciproco”. Valori europei da preservare

“La Cina è un partner strategico dell’Unione europea. Perseguiamo una stretta cooperazione bilaterale e multilaterale sui dossier nei quali abbiamo interessi comuni, come il commercio, la connettività, i cambiamenti climatici. Siamo inoltre disposti a proseguire attivamente il dialogo sugli aspetti per i quali le nostre politiche sono diverse o in competizione. Questo è l’obiettivo delle 10 azioni da noi proposte per rafforzare le relazioni con la Cina, in uno spirito di rispetto reciproco”. Federica Mogherini, Alto rappresentante Ue per la politica estera, presenta la comunicazione, resa nota oggi, della Commissione sui rapporti con Pechino. La comunicazione propone 10 azioni come “punti di discussione”. Tre gli obiettivi Ue dichiarati per i rapporti futuri con il Paese asiatico: “basandosi su interessi e principi chiaramente definiti, l’Ue dovrebbe approfondire il dialogo con la Cina per promuovere gli interessi comuni a livello mondiale”; l’Ue dovrebbe “promuovere attivamente condizioni più equilibrate e reciproche che disciplinino le relazioni economiche”; vi sono infine settori in cui, “per preservare a lungo termine la propria prosperità, i propri valori e il proprio modello sociale, la stessa Ue deve adattarsi alle mutate realtà economiche, potenziare le sue politiche interne e rafforzare la sua base industriale”.
Dieci dunque le azioni che la Commissione invia al prossimo Consiglio europeo: intensificare la cooperazione con la Cina “per adempiere alle responsabilità comuni relative ai tre pilastri delle Nazioni Unite: diritti umani, pace e sicurezza, sviluppo”; per lottare “in modo più efficace contro i cambiamenti climatici, l’Ue invita la Cina a iniziare a ridurre le sue emissioni entro il 2030, in linea con gli obiettivi dell’accordo di Parigi”; prendendo spunto dalla cooperazione positiva riguardo al piano d’azione congiunto globale per l’Iran, l’Ue approfondirà il dialogo con la Cina in materia di pace e sicurezza. Seguono azioni relative a finanze, commercio, nuove tecnologie, appalti internazionali.
Ancora: “per ovviare efficacemente agli effetti distorsivi della proprietà statale e dei finanziamenti pubblici esteri nel mercato interno, la Commissione individuerà entro la fine del 2019 il modo di ovviare alle lacune esistenti nel diritto dell’Ue”; “per scongiurare le possibili gravi implicazioni in termini di sicurezza delle infrastrutture digitali critiche, va definito un approccio comune dell’Ue alla sicurezza delle reti 5G”. Infine: “per individuare i rischi che gli investimenti esteri nei beni, nelle tecnologie e nelle infrastrutture critiche rappresentano in termini di sicurezza, e migliorare l’informazione in merito, gli Stati membri dovrebbero garantire l’attuazione rapida, integrale ed effettiva del regolamento sul controllo degli investimenti esteri diretti”.