Tav: via libera ai bandi di gara. E Chiamparino lancia il referendum sull’opera

Nuovo capitolo nella vicenda della Tav Torino-Lione. Telt, la società binazionale che sta costruendo il tunnel di base fra Italia e Francia, ha dato il via libera “alle procedure di gara relative ai lavori in Francia per il tunnel di base, per un importo stimato di 2.3 miliardi di euro, tenendo conto delle indicazioni ricevute dai due Stati”. E’ la messa in pratica di quanto già reso noto sabato scorso. “Gli avvisi di avvio delle gare – si legge in una nota -, contengono l’esplicitazione della facoltà di interrompere senza obblighi e oneri la procedura in ogni sua fase”. Un passo che mette per ora la parola fine alle polemiche all’interno del governo, ma non fra maggioranza e opposizione. L’emissione dei bandi (che segue il diritto francese e che quindi prevede i capitolati di gara solo entro sei mesi da oggi), tuttavia, è stata accolta con valutazioni positive dal sistema dell’economia piemontese che, però, ha avvertito di “non abbassare la guardia”. I bandi, è stato spiegato, sono “certamente un passo in avanti” ma, viene scritto in una nota diffusa in serata, “adesso occorre porre grande attenzione a che la sostanza sia assicurata”.
Intanto, Sergio Chiamparino, attuale governatore del Piemonte e candidato alle prossime elezioni regionali, ha parlato di un “imbroglio” e annunciato per domani la richiesta formale al ministero dell’interno per una consultazione popolare sulla Tav. “Il Piemonte – ha detto Chiamparino -, non ci sta a farsi prendere in giro da Conte-Salvini-Di Maio, tre uomini in fuga elettorale dalla Tav. Reagiremo con ogni strumento democratico concesso”. La consultazione popolare sulla nuova linea dovrebbe tenersi il 26 maggio, in concomitanza con le elezioni regionali in Piemonte oltre che le europee.

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