“Una scelta grave, confermata dalle dichiarazioni grossolane dell’avvocato Taormina”. Lo dichiara Mariangela Gritta Gariner, già presidente dell’associazione Ilaria Alpi, a proposito della richiesta della procura di Roma dell’archiviazione dell’inchiesta sull’omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. “Si è trattato di un duplice omicidio volontario premeditato, accuratamente organizzato con largo impiego di uomini ed eseguito con freddezza, ferocia e professionalità omicida”, afferma Gritta Gariner. Che poi sostiene come “i motivi per delinquere dei mandanti ed esecutori sono stati, come dimostrato, di natura ignobile e criminale, essendo stato il duplice omicidio perpetrato al fine di occultare attività illecite”, sottolinea l’ex presidente dell’associazione dedicata alla cronista. Il suo timore è che ci sia stato un depistaggio, che “potrebbe aver accompagnato l’inchiesta fin dall’inizio e forse essere ancora in atto”. “Mandanti ed esecutori sono ancora impuniti. Un innocente è stato in carcere per 17 anni; Luciana e Giorgio Alpi sono morti senza avere verità”. “Questa richiesta di archiviazione – conclude Gritta Gariner – è un ennesimo insulto alla giustizia, alla verità e alla dignità delle istituzioni preposte”.