L’Associazione per l’assistenza medica domiciliare (Hkp) di Rosenheim, importante centro della Baviera, ha iniziato il suo tredicesimo anno di incontri settimanali supervisionati per pazienti affetti da demenza senile e Alzheimer. L’attività negli anni si è sviluppata, e un grande aiuto è giunto dalla parrocchia di St. Hedwig che mette regolarmente a disposizione i propri locali per le attività assistenziali, permettendo di ridurre i costi di gestione. L’ambiente parrocchiale, decorato allegramente, rende sereno l’incontro tra i pazienti e gli operatori sanitari. Un’anziana signora è di buon umore mentre culla una bambola a ritmo di musica: basterà poco tempo perché lei non se ne ricordi più. Ma ciò che sicuramente resta in lei è una bella sensazione: “E questo ripaga il nostro impegno”, dice Helga Spiedelberger, responsabile organizzativa della Hkp e gestisce gli incontri settimanali a St. Hedwig. Nei dodici anni passati l’Associazione di Rosenheim ha scoperto come, con l’assistenza ai malati, anche le famiglie provano vantaggio: “è un aiuto sia per le persone colpite dalla malattia sia per i loro parenti”, afferma Spiegelsberger, che vive il problema anche personalmente a livello familiare e “guardando indietro, abbiamo fatto un sacco di errori nel trattare la demenza di mia nonna”.
La volontà di aiutare e capire la malattia l’ha portata a impegnarsi come volontaria assistenziale, un compito che richiede molta forza ed empatia: “Quando gli anziani ci lasciano con un sorriso felice alla fine del pomeriggio, sappiamo che abbiamo fatto tutto bene”, dice Spiegelsberger.