Cattolici e politica: mons. Ardura, “non abbiamo bisogno di politici cristiani, ma di cristiani impegnati in politica”

“Non abbiamo bisogno di politici cristiani, ma di cristiani impegnati in politica”. A dichiararlo al Sir è stato mons. Bernard Ardura, presidente del Pontificio Comitato di Scienze Storiche, a margine della presentazione della tavola rotonda sul 90° anniversario dei Patti Lateranensi. Interpellato sull’evoluzione del concetto di “laicità”, in questi 90 anni, Ardura ha fatto notare che dal 1929 ad oggi “c’è stato il Concilio Vaticano II: gli atteggiamenti, i modi di pensare si sono profondamente modificati. Si è passati, ad esempio, dal concetto di religione di Stato a quello di religione maggioritaria all’interno di uno Stato”. “È un cammino che si fa anche in altri Paesi”, ha fatto notare Ardura citando il caso dei Paesi scandinavi, “dove c’è sempre stata una religione di Stato”. “C’è stato un movimento di amplificazione del concetto di laicità”, l’analisi dell’esperto a partire dalle novità introdotte dal Vaticano II: “Abbiamo bisogno di credenti che si impegnino nel servizio del bene comune: è questo il senso dell’impegno dei cristiani in politica”. “Non abbiamo bisogno di politici cristiani, ma di cristiani impegnati in politica”, ha concluso il presidente del Pontificio Comitato di Scienze Storiche.

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