
Il Papa ha fatto il suo ingresso in Aula Paolo VI, dove lo attendevano 7mila fedeli, poco prima delle 9.30, subito amabilmente “strattonato” da un lato all’altro del corridoio centrale percorso a piedi, come di consueto. Molti i gruppi di bambini – uno dei quali gli ha mostrato un cartello con scritte variopinte a mano, in caratteri cubitali, in segno di ringraziamento perché grazie a lui avevano saltato un giorno di scuola – e di ragazzi con cui si è intrattenuto: con un gruppo di giovani spagnoli, muniti di bandiera rossa e gialla, ha scambiato qualche battuta scherzosa. Neanche oggi è mancata una sosta per sorseggiare il mate e un’altra per l’ormai tradizionale “scambio dello zucchetto”. In un’altra delle soste del percorso, il Papa – sorridente e rilassato, nonostante il viaggio negli Emirati Arabi Uniti che si è appena concluso – ha messo il suo autografo su alcune sciarpe bianche, con un pennarello nero.