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Dire: i titoli e il tg politico

(DIRE-SIR) – I titoli e il tg politico della Dire. Anche su www.dire.it e www.agensir.it

Guaidò chiede all’Italia di rompere gli indugi

Il presidente dell’assemblea nazionale del Venezuela Juan Guaidò chiede un incontro ai vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio. La maggioranza si appresta a definire il dossier Venezuela che ha già visto M5s e Lega astenersi al parlamento europeo. L’incontro con la delegazione di Guaidò potrebbe preludere a una presa di posizione del governo italiano a favore del giovane leader venezuelano. Martedì prossimo alla Camera si votano le mozioni parlamentari. Un’occasione per fare chiarezza. Intanto stamattina alla Camera i manifestanti pro Guaidò hanno contestato i parlamentari leghisti che solidarizzavano con la loro. “Ci avete tradito”, hanno detto alludendo al voto europeo.

Tensioni sulla Tav, Di Maio a Salvini: stia tranquillo

La Lega non ha gradito l’invio prioritario alla Francia dell’analisi costi benefici sull’alta velocità Torino-Lione. Matteo Salvini si chiede perché i numeri che riguardano il futuro degli italiani siano conosciuti prima a Parigi che a Roma. “Io non cambio idea – ribadisce il vicepremier – l’Italia deve andare avanti sulle grandi opere pubbliche e non indietro”. Gli ribatte il vice premier di sponda grillina: “Stia tranquillo. Quell’analisi non l’ho letta nemmeno io”, assicura Luigi Di Maio.

M5S: presto una legge per tagliare gli stipendi ai parlamentari

È aprile il termine indicato da Luigi Di Maio per il primo voto, quello del Senato, al taglio degli stipendi dei parlamentari. La prossima settimana il M5s presenterà la proposta per il dimezzamento dell’indennità. Intanto i Cinque stelle restituiscono 2 milioni di euro, che andranno alle popolazioni colpite dalle alluvioni in Sicilia, Friuli e Liguria. Critico Roberto Saviano: “Aspettiamo ancora il Restitution Day della Lega di 49 milioni rubati e spariti nel nulla”.

Papa: viaggio negli Emirati rafforza dialogo con islam

Una nuova pagina nel dialogo tra cristianesimo e islam. Papa Francesco definisce così la visita terminata ieri negli Emirati Arabi Uniti. Un viaggio breve e importante – sostiene Bergoglio – nella promozione della pace nel mondo. Grazie ai maxischermi presenti fuori dallo stadio di Abu Dhabi, circa 150mila persone hanno assistito alla prima messa celebrata all’aperto nella penisola arabica. Le preghiere del Santo Padre sono state rivolte specialmente alle situazioni in Medio Oriente e Yemen.