Legge 194

Aborto: Forum associazioni familiari Puglia, “prevenzione, potenziamento dei consultori e percorsi di educazione sessuale”

La Puglia risulta essere la seconda regione “più abortiva” Italia, dopo la Liguria. Il tasso di fecondità delle donne pugliesi nel 2017 è stato di 33,3, fra i più bassi del Paese. Non solo. La regione ha fatto registrare il più alto tasso di abortività nella fascia d’età fra i 15 e i 17 anni: 4,0 contro una media nazionale di 2,7. “C’è da chiedersi come e quanto si lavori effettivamente – prosegue la presidente del Forum delle associazioni familiari Lodovica Carli –, soprattutto nei consultori, per aiutare le donne che desiderano portare a termine la loro gravidanza a “superare le cause che le inducono a chiedere di abortire”, così come esplicitamene richiesto dall’articolo 5 della legge 194/78”. La presidente del Forum, analizza le ragioni, che – secondo i dati forniti dal ministero della Salute – hanno spinto le donne ad interrompere una gravidanza. “Possiamo intravvedere – afferma – la conferma delle difficoltà delle donne occupate a mantenere il posto di lavoro in caso di gravidanza, così come la persistente penuria di servizi per le famiglie con bambini piccoli”. Il Forum pugliese auspica che la situazione venga affrontata realmente dalla politica, a cominciare dal potenziamento della rete dei consultori pubblici e dalla necessaria revisione della fisionomia di un servizio ancora eccessivamente medicalizzato. Auspica, inoltre, che si giunga presto ad un’integrazione del servizio pubblico con la rete dei consultori privati già presenti sul territorio e riconosciuti dalla Regione. “I diritti delle donne – afferma Carli – non si tutelano infatti lasciandole sole ad affrontare problemi più grandi di loro e privandole così di fatto del diritto a diventare madri”. Di fronte alla crescita esponenziale della vendita della “pillola del giorno dopo”, il Forum chiede che vengano proposti nelle scuole “seri percorsi di educazione dell’affettività e della sessualità, che sappiano accompagnare i ragazzi alla scoperta di sé, della propria identità, dell’amicizia, dell’amore e del dono di sé”.