Con Theresa May “abbiamo parlato a lungo della Brexit. Stiamo cercando di venirne a capo perché è nell’interesse di tutti i Paesi europei e del Regno Unito di arrivare a un ‘deal’. Arrivare a fine marzo con l’ipotesi di un ‘no deal’ non conviene a nessuno”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, incontrando i giornalisti al termine del vertice tra l’Unione europea e la Lega degli Stati arabi svoltosi a Sharm el-Sheikh, in Egitto. “Al di là del momento ludico che è durato qualche momento soltanto, c’è stato un vero e proprio bilaterale” con la May, ha spiegato il premier italiano. “Il problema vero – ha continuato Conte – è che abbiamo lavorato a lungo è stato raggiunto dalle rispettive delegazioni, stravolgerlo o cambiarlo non è possibile”. “Stiamo valutando – ha proseguito il premier – la possibilità di aggiungere una dichiarazione sul backstop sui confini irlandesi”. “Una dichiarazione – ha anticipato Conte – che non può contraddire il contenuto dell’accordo già raggiunto, dovrebbe essere una dichiarazione suppletiva. Suggerirei di aggiungerla come allegato all’accordo principale raggiunto e questo andrebbe fatto entro la fine di marzo e anche su questo si dovrebbero pronunciare sia il Parlamento sia noi 27 Paesi dell’Unione europea”.