Politica e diritti
(Bruxelles) “Il mio pensiero oggi va a tutti i bambini, le donne e gli uomini che sono stati vittime di reati. In questa giornata desidero onorare ancora una volta la memoria di Ján Kuciak”, giornalista slovacco assassinato un anno fa assieme alla fidanzata. “Dobbiamo proteggere i giornalisti da qualsiasi forma di intimidazione e attacco”. Lo afferma Vera Jourová in occasione della Giornata europea per le vittime di reato. “A chiunque di noi può succedere di diventare una vittima di reato. Tuttavia, non tutti denunciano – prosegue – il reato di cui sono stati vittime: su 25 milioni di reati denunciati nell’Ue, si stima che altri 75 milioni vengano taciuti. Dobbiamo porre fine a questa situazione. Le vittime spesso non si recano dalla polizia perché hanno paura di chi ha perpetrato il reato”. Oggi nell’Unione “tutte le vittime di reati beneficiano di una serie di diritti chiari, indipendentemente dal luogo in cui è avvenuto il reato. In particolare, la direttiva sui diritti delle vittime, entrata in vigore nel 2015, stabilisce che le vittime di reato hanno il diritto di essere riconosciute tali e di essere trattate in maniera rispettosa, professionale e non discriminatoria”. Ma a tre anni dalla scadenza del termine per il recepimento, “alcuni Stati membri – dice Jourová – non hanno ancora pienamente recepito questa normativa comunitaria. La Commissione considera l’attuazione della direttiva una priorità ed è determinata ad assicurarne l’efficace funzionamento”.