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Ue: accordo tra istituzioni comunitarie sul futuro Fondo europeo per la difesa. “Per la sicurezza dei cittadini”

(Bruxelles) “Il Fondo europeo per la difesa aiuterà gli Stati membri a valorizzare maggiormente il denaro dei contribuenti, a promuovere un’industria della difesa forte e innovativa e a rafforzare l’autonomia e la leadership tecnologica dell’Ue nel campo della difesa. Quello di oggi è un passo importante verso la realizzazione della cooperazione europea in materia di difesa”. Jyrki Katainen, vicepresidente della Commissione Ue, responsabile per l’occupazione, la crescita, gli investimenti, commenta così l’accordo raggiunto dalle istituzioni comunitarie sul Fondo europeo per la difesa, soggetto all’approvazione formale da parte del Parlamento europeo e del Consiglio, che “promuoverà una base industriale della difesa innovativa e competitiva e contribuirà all’autonomia strategica dell’Ue”. “In un mondo in cui l’instabilità e le minacce transfrontaliere alla nostra sicurezza sono in aumento, nessun Paese può farcela da solo. Per questo motivo – si legge in un comunicato diffuso a Bruxelles – la Commissione Juncker sta compiendo uno sforzo senza precedenti per proteggere e difendere gli europei”. Il Fondo europeo per la difesa, proposto dalla Commissione a giugno 2018 nell’ambito del bilancio dell’Unione a lungo termine per il periodo 2021-2027, rientra tra le iniziative “volte a rafforzare la capacità dell’Ue di proteggere i suoi cittadini”.
Fatta salva l’adozione formale definitiva da parte del Parlamento europeo e del Consiglio, è stato trovato un accordo sui seguenti elementi chiave: il Fondo sosterrà l’intera fase di sviluppo industriale, dalla ricerca allo sviluppo di prototipi fino alle certificazioni; il Fondo finanzierà progetti collaborativi di ricerca principalmente attraverso sovvenzioni; oltre alla fase di ricerca e progettazione, finanziabile fino al 100%, il bilancio dell’Ue sarà disponibile per integrare gli investimenti degli Stati membri cofinanziando i costi connessi allo sviluppo di prototipi (fino al 20%) e alle conseguenti attività di collaudo, qualificazione e certificazione (fino all’80%). Inoltre il Fondo incentiverà i progetti che prevedano la partecipazione transfrontaliera alla filiera della difesa di numerose Pmi; i progetti nel contesto della cooperazione strutturata permanente europea (Pesco), se ammissibili, possono ricevere un’ulteriore maggiorazione del cofinanziamento del 10%, ma il finanziamento non è automatico”.