Politica
“Oggi in Europa ci sono oltre 240 milioni di occupati, il numero più alto mai registrato, ma rimane ancora alto il tasso di disoccupazione giovanile. Abbiamo all’incirca un 10% di woorking poor e complessivamente quasi un quarto della popolazione europea a rischio povertà”. Sono alcune dei numeri forniti da Tiziano Treu, presidente del Consiglio nazionale economia e lavoro (Cnel), nel suo intervento oggi a Bruxelles alla riunione del Comitato economico e sociale Europeo sul tema del “Civil society for rEUnaissance”. “La delusione che si percepisce verso l’Ue è data da una distanza tra le promesse e quanto viene realizzato”, ha puntualizzato Tre, secondo cui “dobbiamo passare dalle parole ai fatti con alcune azioni concrete”. “Per questo – ha affermato – investire nell’Europa sociale è particolarmente importante in questo momento storico in cui si registra una tendenza negativa sulle proiezioni demografiche, vedi denatalità e invecchiamento della popolazione, e per fronteggiare i radicali mutamenti intervenuti nel mercato del lavoro”. “Per essere all’altezza della sfida – ha aggiunto Treu – occorre prospettare la creazione di un sistema unico di welfare, un social compact sulla falsariga di quanto fatto con il Fiscal Compact, un patto sociale e istituzionale in grado di intervenire sui bisogni più urgenti delle persone a cominciare da un’assicurazione europea contro la disoccupazione da un maggior sostegno all’occupazione femminile. Rendere più ambizioso e nello stesso tempo cogente il Pilastro sociale europeo deve essere uno degli obiettivi principali”.
“Parallelamente occorre rafforzare gli investimenti nei settori produttivi del futuro a cominciare dalle tecnologie digitali”, ha rilevato il presidente del Cnel: “anche qui serve un unico progetto europeo con risorse e strumenti comuni com’è stato con Industria 4.0”. “Le due misure, rafforzamento di investimenti sociali e di investimenti nell’innovazione, vanno tenute insieme”, ha concluso Treu.