Salute: Studio nazionale fertilità, 80% 22enni ha avuto rapporti completi, 95% usa contraccettivi. Vorrebbero figli prima dei 30 anni

Più dell’80% del campione di 13.973 studenti universitari (età media 22 anni) di 18 atenei intervistati per lo Studio nazionale fertilità, promosso dal ministero della Salute e presentato oggi a Roma, dichiara di aver già avuto rapporti sessuali completi, con un’età media al primo rapporto tra i 17 e i 18 anni, sia per i maschi che per le femmine. Il 95% usa metodi contraccettivi nei rapporti abituali: il preservativo (71%), la pillola e altri metodi ormonali (46%), coito interrotto (24%); tuttavia il 22% dichiara di aver avuto rapporti occasionali non protetti. Un intervistato su quattro fuma, due su tre consumano alcolici e sono consapevoli che questi comportamenti influenzano la fertilità, sia maschile che femminile. L’età giusta per diventare genitori viene percepita tra i 26 e i 30 anni, ma sui tempi della fertilità maschile e femminile non c’è una corretta conoscenza, considerando tempi più lunghi rispetto a quelli biologici. Per questi giovani la scuola ed incontri educativo-informativi sono percepiti come il miglior canale di diffusione ed informazione per tali tematiche; anche se il 90% ha riferito di essersi informato autonomamente. Per quanto riguarda il contatto con i medici, il 75% delle studentesse ha fatto una visita ginecologica ma solo 1 ragazzo su 4 è stato dall’andrologo; per quanto riguarda il consultorio familiare si è rivolto a questo servizio il 34% delle studentesse intervistate, mentre è stato utilizzato solo dal 13% dei maschi. Secondo i promotori dell’indagine, molti degli intervistati ritengono di essere adeguatamente informati in merito a salute sessuale e riproduttiva, mentre si tratta frequentemente di “una sovrastima da parte degli interessati della loro conoscenza” che talvolta “è addirittura non corretta come per gli adolescenti”.

 

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